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PRESENTAZIONE UFFICIALE  
   
 

Si è tenuta nella serata di martedì 9 ottobre presso il Palazzo Moro di Oderzo la presentazione ufficiale del nuovo campionato Calcio Amatori Oderzo 2012 OPTER all'Amministrazione Comunale.

Il nuovo Consiglio Direttivo guidato dal presidente Giannangelo Gasparotto ha presentato al Comune di Oderzo, nella persona dell'assessore allo sport Giuliano Caldo, il nuovo campionato che è iniziato il 27 settembre scorso. Erano presenti, oltre al Consiglio Direttivo, tutte le società partecipanti, una rappresentanza degli arbitri (Gruppo Arbitri della Pedemontana di Montebelluna), il Giudice Sportivo (Populin Secondo) e il presidente C.S.A.IN di Treviso (Gigi D'Incà).

Dalla piacevole serata sono emersi alcuni interessanti spunti di riflessione. Innanzitutto, come sottolineato più volte dall'assessore, la necessità di ritrovare quello spirito amatoriale e di amicizia (ancor prima che sportivo) che deve essere il vero cuore palpitante di queste associazioni e di questo genere di manifestazioni, nelle quali è importante la partita ma forse è più importante il prima e il dopo.

Un plauso va certamente al Consiglio Direttivo per l'ottimo (e duro) lavoro fatto per poter iniziare questo nuovo cammino, grazie al contributo portato da ciascun consigliere in base alla propria esperienza e capacità. Ed è' stato anche il momento per spiegare quel termine "oscuro" che è presente nel nome del campionato: OPTER. Si tratta della derivazione del nome che aveva Oderzo prima dei Romani (che la chiamarono Opitergium) e che di fatto significa "il mercato".

L'ultima riflessione, ma forse la più importante, prende spunto dalle parole finali del consigliere Cancian, il quale afferma che il Consiglio Direttivo è lo specchio di tutte le squadre: se esse lavorano e si comportano bene il consiglio funzionerà bene; se esse lavorano e si comportano male il consiglio funzionerà male. Parafrasando si potrebbe dire che la barra del timone per andare nella giusta direzione è comunque in mano a tutte le società e non solo al consiglio direttivo.

Dopo tutti questi applausi, lustrini e paillettes è tempo di ritornare sui campi a seguire le nostre squadre e le nostre associazioni, con la speranza che quanto di buono è stato fatto e detto non venga dimenticato dopo il primo rigore non dato.

   

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